mercoledì 25 luglio 2012

Alga Nori Alga Kombu

Le alghe sono entrate a far parte della nostra alimentazione, entrate di soppiatto nel tuo stomaco durante le occasionali cene a base di sushi quando, mentre osservi il cuore di un Sushimaki quasi non fai caso all'involucro scuro che lo avvolge. Quella che hai ingerito, quasi senza accorgertene è la famosa alga Nori, reperibile ormai anche nei supermercati in comodi fogli pronti all'uso, considerati solo "involucri" utili alla preparazione di ottimi Sushimaki ma che invece rappresentano un ingrediente speciale, ricco di proprietà nutritive.
Le vitamine, i sali minerali e non solo, anche gli acidi grassi omega 3 e omega 6 contenuti in questo tipo di alga contribuiscono a rendere il pasto un vero e proprio concentrato di nutrienti, considerando poi che si abbina nella maggior parte dei casi a salmone, tonno e altre fonti ittiche che ne contengono a loro volta.
100 gr di alga Nori contengono più vitamina C di quella contenuta in 100 gr di arance e un quantitativo di vitamina A paragonabile a quella contenuta in 100 gr di carote; l'ottimo contenuto di iodio le rende dei validi integratori capaci di allontanarti dal rischio di ipotiroidismo da carenza di tale elemento e l'apporto zinco, selenio, rame e manganese fortifica molti processi metabolici tra i quali le attività anti radicali liberi di natura enzimatica; inoltre un buon contenuto di glicina contribuisce ad un buon funzionamento del sistema immunitario (azione amplificata dalla presenza di vitamina C).

gli omega 3 contenuti nell'alga svolgono attività antiaggregante, antiinfiammatoria (viene infatti consigliata in caso di artrite) e di prevenzione degli eventi cardiocircolatori.

E l'alga Kombu?

Sebbene meno utilizzata, non ha nulla da invidiare alla Nori, contiene acido alginico con funzionalità disintossicante dell'intestino e anti stipsi (polissacaraide non digeribile che forma un gel nell'intestino capace di attrarre ed eliminare con sè molte tossine), laminarina dotata di un terzo dell'attività anticoagulante dell'eparina e ad attività ipocolesterolemizzante, mannitolo diuretico e reidratante ed infine lo iodio che offre un importante protezione dalla carenza a cui, in Italia, siamo esposti proprio a causa del terreno povero di iodio (i cinesi l'hanno utilizzata per decenni per la cura del gozzo endemico). E poi tanti minerali come calcio, ferro e il magnesio regolatore della pressione sanguigna.

In estremo oriente queste alghe sono consumate regolarmente, spesso i bambini le sgranocchiano semplicemente sottoforma di frittelle, mentre gli adulti le inseriscono in zuppe, brodi oppure servita come piccolo accompagnamento al pasto per rinforzare l'intestino.
Beh direi ... un sushimaki al giorno toglie il medico di torno!

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