Posizione ufficiale ADA
(American Dietetic Association 2009)
Il danni dell’eccesso di tessuto adiposo
Il tessuto adiposo è ormai
considerato un vero e proprio organo costituito da cellule chiamate adipociti;
svolge svariate funzioni tra cui la principale è quella di riserva energetica,
svolge un ruolo importante anche nella secrezione di ormoni e nel mantenimento
della temperatura corporea; esistono due tipi di tessuto adiposo, quello bruno
e quello bianco; il primo si ritrova solo nei nascituri e svanisce quasi
completamente con l’avanzare dell’età dell’individuo fino a scomparire
totalmente nell’età adulta; è composto da cellule capaci di indurre la lipolisi
e quindi in grado di diminuire la quantità di tessuto adiposo bianco
dell’individuo, il tessuto bianco è un tessuto di riserva rappresentato da
cellule di trigliceridi che rispondono in caso di necessità alle domande
energetiche dell’organismo attraverso lipolisi e liberazione di acidi grassi e
glicerolo necessari alla sintesi di atp.
La differenza sostanziale tra il
tessuto adiposo bruno e quello bianco sta nel fatto che il primo è capace di
rispondere agli eccessi alimentari disperdendo energia sottoforma di calore e
di reagire agli abbassamenti di temperatura tramite la termogenesi da freddo,
il secondo risulta essere semplicemente un deposito.
La secrezione ormonale del
tessuto adiposo consiste nella produzione di adipochine:
Leptina (ESERCITA ANCHE UNA
FUNZIONE IMMUNITARIA E INFIAMMATORIA REGOLANDO LA PRODUZIONE DI CITOCHINE E INIBENDO
L’APOPTOSI DI LINFOCITI T), adiponectina, resistina, TNFalfa, IL-6, IL-8, adipsina
(STIMOLA LA SINTESI DEI TRIGLICERIDI), PAI-1 (INIBISCE LA FIBRINOLISI E RISULTA
DIRETTAMENTE PROP. ALL’AUMENTO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE), MCP-1( INDUCE
CHEMOTASSI DI MONOCITI NEI SITI DI FLOGOSI).
SPORT E
NUTRIZIONE
FABBISOGNI
NUTRIZIONALI NELLO SPORTIVO
Carboidrati:

L’atleta allenato e adeguatamente
nutrito riesce ad aumentare le riserve
di glicogeno ; accumulando più glucosio rispetto ad individui non allenati.
Da qui l’importanza di assumere
carboidrati nella prima/seconda ora dopo l’allenamento soprattutto , oltre a
carboidrati complessi assorbiti più lentamente, carboidrati semplici.
Le bevande ipotoniche o
isotoniche sono quelle che, oltre al contenuto di carboidrati contribuiscono
alla reidratazione fondamentale dopo un allenamento intenso.
60-65 % del fabbisogno
giornaliero
Lipidi:
rappresentano
il substrato che rilascia più energia ma molto più lentamente rispetto ai
carboidrati;
il rapporto dell’utilizzazione
energetica glucidi/lipidi diminuisce per sforzi non intensi; infatti a riposo
tutta l’energia deriva dall’ossidazione dei grassi; aumentando l’intensità
dell’esercizio verranno utilizzati più che altro carboidrati;
LA
MAGGIOR PARTE DEGLI ESERCIZI SI STANZIERA’ TRA I DUE CASI ESTREMI
in condizioni di anaerobiosi si
sintetizza acido lattico e aumenta l’affaticamento.
Proteine:
Veramente importanti solo per
sforzi intensi e prolungati, casi in cui soddisfano il 10 % dell’energia
richiesta.
Comunque non più di 1.2, 1.3
gr/Kg
Consumo calorico e spuntino pre-allenamento

L'apporto di fibre consigliato è sempre lo stesso rispetto alla popolazione generale, va comunque distribuito in modo tale da non trovarsi a ridosso dell'allenamento, prima del quale infatti ci si dovrebbe attenere ad uno spuntino senza grassi e senza fibre, entrambi nutrienti che ne rallenterebbero l'assorbimento.
E dopo l'allenamento?
Dopo l’attività fisica i MUST sono energia, fluidi, carboidrati, elettroliti, proteine per 3 obiettivi: ripristino delle riserve di glicogeno, idratazione e supporto alle attività anaboliche e di riparazione del tessuto muscolare.
MET è l’equivalente metabolico
inteso come consumo calorico per chilogrammo di peso all’ora; una persona
seduta o sdraiata consuma un met cioè una caloria per chilogrammo di peso
all’ora, consumare due met vuol dire consumare il doppio e così via.
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