Dalla recente revisione scientifica del 2011 (Intestinal microbiota in human health and disease: the impact of probiotics - Jacoline Gerritsen et al. Genes Nutr)
Gonfiore? Alterazioni dell'alvo? Crampi addominali?

Quanti sanno che la flora batterica è costituita da 1 milione di miliardi di cellule, e quindi da un numero di cellule superiore a quelle del nostro corpo?
La flora batterica non è solo quella intestinale ma è rappresentata anche da quella della pelle, della zona orale, dell'apparato respiratorio, della zona genitale.
La flora intestinale svolge innumerevoli azioni utili alla nostra salute:
- sintesi di vitamine come la K, la vitamina B12 e l'Acido Folico;
- amminoacidi essenziali che l'organismo non è in grado di produrre;
- sintesi di acidi grassi a catena corta;
- ostacolo alla proliferazione di batteri dannosi;
- favoreggiamento della sensitività e della motilità intestinale;
- mantenimento di un sistema immunitario intestinale efficiente.
Secondo uno studio review del 2011 già nel 2007 erano state isolate e denominate 400 specie batteriche diverse facenti parte della flora batterica intestinale, ogni individuo porta nel suo intestino fino a 160 specie diverse, in più a seconda della zona specifica dell'intestino il numero di cellule incrementa passando da 10 (nel duodeno) a mille miliardi di cellule (nel colon).
- motilità intestinale (es. la stitichezza non è indice di una buona flora);
- assunzione di alcuni nutrienti (es. alimentazione priva di fibre e fermenti lattici);
- utilizzo di antibiotici e lassativi;
Nel 2011 la scienza ha dimostrato come la flora batterica possa influenzare malattie sistemiche come il diabete o l'ipertensione, effetti dimostrati sia sugli animali che sull'uomo (Kinross et al.2011)
Diversi studi del 2010 confermano ancora che allattare al seno permette ai neonati di sviluppare una flora batterica molto più ricca e variegata rispetto ai coetanei allattati artificialmente (i latti artificiali infatti riescono ad imitare ma non ancora ad essere di pari o superiore qualità rispetto al latte materno).
1. Assumere fermenti lattici a stomaco vuoto tutti i giorni (soprattutto dopo utilizzo di antibiotici o episodi di diarrea);
2. Assumere fibre insolubili quotidianamente da verdure, legumi e prodotti integrali;
3. Allattare i propri figli con latte materno.
4. Evitare l'utilizzo improprio di lassativi e antibiotici.
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