martedì 20 marzo 2012

Reflusso gastroesofageo

Quasi tutti nella vita abbiamo provato almeno una volta la sensazione di reflusso acido su per l'esofago, colpisce circa una persona su 3 .
Ma cos'è l'esofago?
L'esofago è un tubo lungo circa 30 cm che ha la funzione meccanica di condurre il cibo dalla zona orale alla zona gastrica, dove appunto continua il processo digestivo.
Per reflusso si intende la risalita di sostanze acide presenti nell'ambiente gastrico indietro su per l'esofago, ma questo avvenimento in sè non è causa di patologia anzi, è del tutto normale e fisiologico.
Quali sono i sintomi?
Quelli tipici sono tosse cronica, bruciore restrosternale, rigurgito (sensazione di acido in bocca, soprattutto al risveglio),
Ma quand'è che il reflusso diventa patologia?
La risposta sta nella frequenza, infatti un numero ripetuto di episodi di reflusso (almeno 1 quasi ogni giorno) deve coincidere con delle azioni diagnostiche e poi terapeutiche: la diagnosi avviene attraverso "Ph-metria", un sondino viene introdotto nell'esofago al fine di misurare (nell'arco di 24 ore) l'acidità della zona esofagea.
Il reflusso può essere dovuto ad ernie iatali (passaggio di una porzione di stomaco da sotto a sopra il diaframma), oppure dalla

Studi scientifici hanno dimostrato come il reflusso gastroesofageo riduca di molto la qualità della vita, soprattutto nelle donne la cui qualità della vita è di per sè più bassa rispetto a quella dei coetanei uomini. Può a lungo andare provocare infiammazione esofagea e ulcerazioni.

Ma come possono l'alimentazione e lo stile di vita ridurre il disturbo?
Gli accorgimenti sono i seguenti:
- risolvere eventuali condizioni di sovrappeso/obesità;
- evitare cibi troppo speziati e grassi (aumentano la permanenza del cibo nello stomaco);
- i pasti devono essere frequenti (3 pasti principali + 3 spuntini) e non abbondanti;
- non assumere alcool e caffè a stomaco vuoto;
- non fumare;
- evitare di lasciare lo stomaco vuoto per un lungo periodo di tempo.
- innalzare di 10 cm la testata del letto;
- evitare vestiti troppo stretti in vita.

Molto spesso però il disturbo non dipende dall'alimentazione perchè psicosomatico, ossia dovuto a situazioni  ansiogene o stressanti in questo caso la cura risiede nel dialogo con sè stessi e nella riacquisizione del proprio equilibrio interiore.

I farmaci che solitamente vengono prescritti sono gli inibitori della pompa protonica (produttrice di acido a livello gastrico) o antiacidi.

I rimedi naturali però sono, per esperienza personale e professionale, altrettanto efficaci: sono prodotti a base di bicarbonato che si vendono a basso costo in erboristeria, purtroppo non posso fare nomi di questi prodotti ma consiglio a chi soffre di reflusso di provare prima i rimedi naturali e poi i farmaci.

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