Premessa
Ogni giorno si combatte lo stress della vita quotidiana, ma
esiste uno stress invisibile che può risultare molto più dannoso del primo, lo
stress ossidativo.
I radicali liberi sono molecole che nascono dalle reazioni
metaboliche del nostro organismo, che non provocano effetti dannosi a meno che
i nostri sistemi di difesa cellulari non
siano indeboliti da diversi fattori ambientali:
v Fumo;
v Diete
sbilanciate;
v Alcool;
v Esercizio
fisico intenso;
v Raggi
solari;
v Inquinamento.
Lo stile di vita alimentare può
causare l’aumento dello stress ossidativo attraverso due modalità
d’azione:
1.
l’indebolimento dei meccanismi di difesa cellulari dai radicali
liberi (carenze Vitaminiche e minerali di vit. C, vit. E, carotenoidi, acido
folico, vit.B12, Selenio … );
2.
l’apporto esogeno di sostanze che aumentano la produzione di
radicali liberi, ad es. l’assunzione di alimenti come carni rosse alla griglia,
eccessivo apporto calorico, eccesso grassi animali.
Tutto questo abbinato ad un profilo
genetico sfavorevole rappresenterebbe la base fertile per molti tumori e
malattie cardiovascolari, come l’obesità infatti anche le più importanti
patologie del secolo dipendono da una componente genetica e una componente
ambientale (stile di vita, inquinamento, altre condizioni esterne es.
radiazioni ), dato che ad oggi non si
effettuano esami di routine sui nostri profili genetici la cura dello stile di
vita rappresenta un fattore di prevenzione importantissimo.
Le regole da seguire per ridurre al massimo lo stress ossidativo:
-
Assumere quotidianamente alimenti finalizzati al soddisfacimento
del fabbisogno giornaliero di unità ORAC
(capacità di assorbimento del radicale ossigeno dell’alimento assunto) stimato
intorno alle 5000 unità.
-
Soddisfare i fabbisogni giornalieri di tutte le molecole
protettrici antiossidanti.
La scala ORAC nasce da un’iniziativa del dipartimento
dell’agricoltura americano, e si è rivelata di grandissima utilità per la
possibilità di quantificare l’assunzione di antiossidanti attraverso gli
alimenti.
IMPORTANTE: bisogna considerare
che il potere antiossidante dei cibi è tanto maggiore quanto più maggiore la
freschezza dell’alimento, nel caso specifico dei vegetali, in particolare delle
verdure a foglia larga come spinaci, cime di rapa, cavolo verde, si consiglia
la scelta di prodotti surgelati e la cottura degli stessi al vapore, o al
massimo in padella con aggiunta di acqua (tipo mantecatura).
Cinque porzioni al giorno di frutta e verdura apportano
grossomodo 5000 unità ORAC, un quantitativo più che sufficiente per proteggersi
dai radicali liberi.
Gli alimenti più ricchi di antiossidanti secondo la scala ORAC
sono:
Mirtilli 1 tazza = 3480 unità
Barbabietola cotta 1 tazza = 1782
unità
More 1 tazza = 1466 unità
Pompelmo rosa 1 = 1188 unità
Succo di arancia 1 bicchiere = 1142 unità
Arancia 1 = 983 unità
Melanzana 1 = 326 unità
Pesca 1 = 248 unità
I dati che scaturiscono da uno dei tanti studi
scientifici del professor De Lorenzo, dell’Università Tor Vergata di Roma,
scopritore della Normal Weight Obese Syndrome (sindrome delle obese normopeso),
importante figura del panorama scientifico-nutrizionale odierno, dimostrano che i prodotti biologici aumentano la loro specifica potenza antiossidante attraverso un aumento delle unità ORAC rispetto ai rispettivi prodotti convenzionali:
es. Aglio biologico 3800 unità ORAC /100 gr - Aglio convenzionale 2500 unità ORAC/100 gr
Integratori di antiossidanti: potrebbero
risultare necessari nei casi in cui non sia possibile correggere lo stile di
vita, hanno però un’efficacia ridotta rispetto agli stessi alimenti, si pensa
che questo sia dovuto ad interazioni benefiche tra diverse sostanze presenti
nell’alimento stesso, interazioni ancora sconosciute al mondo scientifico.
Quel che sembra ormai certo è che:
il 25% dei casi di cancro al colon-retto, il
15% di cancro alla mammella ed il 10% di cancro alla prostata, pancreas ed endometrio, potrebbe essere evitato
aderendo alle indicazioni della dieta mediterranea [ Trichopoulou et al, 2000].
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