Molto più comuni delle allergie, le intolleranze occupano una grossa fetta di quella che è la grande torta delle reazioni agli alimenti.
I sintomi più comuni interessano più che altro l'intestino con gonfiore, crampi addominali, diarrea, vomito.
A parte l'intolleranza più comune ossia quella al Lattosio e quella al Glutine (Celiachia), abbiamo tante altre sostanze che possono causare un'intolleranza:
alcuni coloranti, l'istamina e la Tiramina (Vino rosso, Formaggi tipo Camembert o Cheddar, estratto di lievito di birra, salse di soia, aringhe marinate...), alcuni dolcificanti artificiali (es. Aspartame, Sorbitolo).
Ma come si fa a capire a cosa si è intolleranti? Il procedimento è questo:
- Escludere la possibilità che possa essere una pseudoallergia, quindi effettuare tutti i test allergici;
- Una volta assicurata l'assenza di allergia, cominciare ad annotare gli alimenti assunti durante la giornata (ora, luogo compagnia) per almeno 4-5 giorni senza dimenticarsi di annotare tutti i sintomi che si dovessero eventualmente presentare (ora,luogo compagnia);
- Fatto questo, se il quadro risulta chiaro (raramente) si procede a tentativi eliminando i cibi più sospetti, altrimenti si procede con il seguire per almeno 2 settimane un'alimentazione priva delle sostanze "a rischio".
- Terminate le 2 settimane si cominciano a reinserire uno alla volta gli alimenti fino alla ricomparsa dei sintomi e all'individuazione della sostanza responsabile.
Consiglio comunque di evitare prodotti troppo industriali con molti coloranti o aromi artificiali, ma su questo tema scriverò presto una guida su come comportarsi tra gli scaffali di un supermarket. Per ora vi lascio a questa piccola guida, se siete alla ricerca della sostanza responsabile della vostra intolleranza o l'avete già trovata scrivete un commento, la condivisione è sempre ben accetta;).
INTOLLERANZA AL LATTOSIO: consiglio importante
RispondiEliminaI formaggi stagionati non contengono lattosio quindi possono e devono essere consumati per l'importante apporto di calcio e riboflavina (porz. consigliata non più di 30-40 gr al giorno da abbinare a latte delattosato e vegetali come la rucola o le cime di rapa che rappresentano buone fonti di calcio)
Senza dimenticare che 15 minuti al giorno di esposizione al sole soddisfano l'intero fabbisogno di VIT. D giornaliero!