martedì 5 novembre 2013

Omega 3, come assumerne quantità sufficienti.

L'assunzione di omega 3 diventa sempre più difficile, non solo a causa di scelte alimentari sbagliate ma anche a causa degli allevamenti intensivi. I prodotti di una volta, che derivavano da animali tenuti al pascolo alimentati appunto prevalentemente con l'erba, avevano un contenuto di omega 3 maggiore e un contenuto di omega 6 inferiore rispetto al latte, le uova, le carni, i formaggi di oggi. Infatti il contenuto di omega 3 nel latte si è ridotto fin quasi a dimezzarsi a causa delle nuove abitudini alimentari delle vacche che oggi non assumono erba ma prevalentemente mangimi a base di mais e soia.
Il ricercatore scientifico Schreiber, nel suo libro "Anticancro" sottolinea il legame tra l'assunzione di quantità eccessive di omega 6 (gli antagonisti degli omega 3) con l'infiammazione e una stimolata riproduzione cellulare (favoriscono quindi anche la riproduzione delle cellule adipose e se presenti anche di quelle cancerose).
Un apporto corretto di omega 3 non solo secondo studi scientifici già condotti hanno dimostrato di favorire il dimagrimento, ma anche di ridurre il rischio cardiovascolare e tumorale.

Ecco gli alimenti che ci aiutano ad assumere più omega 3:
- 2 cucchiaini di olio di semi di lino al dì (già da soli soddisfano il livello minimo quotidiano consigliato di omega 3);
- 3 noci al giorno.

Buona prevenzione dalla vostra dietista!

martedì 29 ottobre 2013

Dieta contro ritenzione idrica

Contro la ritenzione idrica

Colazione con:
1 spremuta o un arancio o 1 yogurt magro alla frutta + una fetta da 40 gr di pane di segale con 2 cucchiaini di miele.
caffè amaro o dolcificato con Stevia

Spuntino con: mezza mela

Pranzo con:
Riso integrale agli asparagi (per la base utilizzare scalogno, cipolla o aglio o entrambi perchè favorenti il benessere intestinale). A fine cottura spolverare con erba cipollina ad attività drenante.
Metà della tua solita porzione (minimo però 40 gr)
Contorno di lattuga + radicchio rosso + 40 gr di germogli (di soia o altro legume) .
Mezza mela o 1 arancia

Spuntino con:
50 gr di uva bianca + 5 mandorle

Cena con:
merluzzo o nasello (150 gr) + spinaci al limone ripassati in padella con mezza patata bollita (80 - 100 gr circa) + pane di segale o pane integrale (50 gr) + 50 gr di uva bianca.

Niente sale nei condimenti (solo del sale iodato per la cottura del riso a pranzo), spezie a volontà (potete esprimervi come volete con prezzemolo, basilico, erba cipollina, origano ecc..).
Bevete acqua povera di sodio (ma con residuo fisso intorno ai 300 mg/l), preferibilmente 2 litri al giorno.

Questo è solo un menù "esempio", questo stile alimentare, fortemente depurativo e drenante non deve essere seguito per lunghi periodi di tempo, ma solo per pochi giorni, deve poi seguire un'alimentazione sempre controllata ma più varia.

Cellulite senza ritenzione idrica?





Vorrei condividere con voi la domanda interessante di una cliente:
- la cellulite e la ritenzione idrica, se ho una ho inevitabilmente anche l'altra?

Partirei dall'origine, entrambe hanno un fattore predisponente in comune: il sovrappeso o meglio, un eccessivo accumulo di massa grassa nell'organismo che nelle donne si dispone generalmente su fianchi e glutei.

Questo accumulo rende più difficile il lavoro quotidiano del sistema di depurazione linfatico e del sistema microcircolatorio, entrambi essenziali per un'efficiente espulsione di liquidi e tossine; questa difficoltà, peggiorata ancor di più da uno stile di vita sedentario (causa lavoro in ufficio o causa pigrizia) che esclude in tutto questo quadro anche la benefica pressione dei muscoli sui vasi, evolve spesso in ritenzione idrica, ossia il ristagno di liquidi nei tessuti...
... ed ecco il segno visibile di questo edema: l'impronta bianca del pollice che resta dopo averlo premuto sulla parte anteriore della coscia.

E la cellulite? Il segno visivo è la comparsa della cosiddetta buccia d'arancia quando si prende una porzione di pelle tra l'indice e il pollice.
La cellulite è sicuramente favorita dalla presenza di ritenzione idrica, ma non è ritenzione; diciamo che molto spesso nelle donne si ritrovano entrambe le condizioni a causa degli stessi fattori casuali (sovrappeso e sedentarietà) ma l'una potrebbe anche comparire senza l'altra.


mercoledì 25 settembre 2013

Antidepressivi e peso




Rappresenta una delle situazioni più sofferte e difficili da gestire per tutti coloro che si trovano a dover assumere questa classe di farmaci; spesso infatti tra gli effetti secondari dei farmaci antidepressivi c'è una maggiore stimolazione dell'appetito, soprattutto nei confronti di alimenti ricchi di carboidrati complessi e zuccheri semplici.
Il campo del trattamento farmacologico della depressione è un campo complesso poichè individui diversi possono reagire diversamente all'assunzione dello stesso farmaco, per cui non sempre si può ricorrere all'assunzione di farmaci come la Fluoxetina, che aumenta selettivamente i livelli di Serotonina e proprio perchè selettiva influisce molto meno sull'appetito determinandone molto più spesso la riduzione anzichè l'aumento.
Talvolta ci si trova ad affrontare depressione e problematiche di peso che certamente rappresentano un ostacolo alla riabilitazione.
Per questo è fondamentale chiedere aiuto e formare una squadra con il professionista al fine di rendere il più semplice possibile il controllo del peso durante la terapia farmacologica.
E' importante in questo contesto seguire dei semplici consigli nutrizionali che portino alla riduzione dell'introito di carboidrati e a promuovere la sazietà, favorendo il controllo del peso anche in abbinamento ad una sana e costante attività motoria (non servono ore di palestra, l'organismo di una persona sedentaria reagisce facilmente anche a piccoli incrementi motori giornalieri, anche una semplice camminata può fare la differenza).

Dieta per cellulite

La lotta alla cellulite inizia dalla tavola!

Acqua povera di sodio (2 litri al dì) e niente sale da condimento, via libera alle spezie e all'aceto.
L'olio è importantissimo ma da utilizzare con moderazione e a crudo.
I caffè: fino a 3 al giorno senza zucchero.

- Colazione a base di frutta
- Spuntini a base di yogurt al naturale
- Pranzo con cereali integrali e asparagi o carciofi, con contorno di lattuga e cetrioli.
- Lo spuntino a base di una fetta di ananas, drenante e antiinfiammatoria.
- Per cena del pane senza sale con melanzane al vapore o grigliate, con contorno di porri e carote stufati conditi con erba cipollina e un cucchiaio di olio extravergine d'oliva dalle potente ruolo antinfiammatorio, 2 kiwi ricchi di vitamina C per concludere il pasto.

A pranzo e a cena si possono aggiungere carni o pesci magri, come pollo, tacchino, coniglio, merluzzo, nasello, palombo, spigola, sogliola, polpo.

Nel dopo cena regalati un decotto di Betulla dalle proprietà depurative e drenanti.
Non seguite questa alimentazione per lunghi periodi di tempo, per non rallentare il tuo metabolismo, ma utilizzala saltuariamente o comunque nei giorni seguenti a cene o pranzi abbondanti.


venerdì 20 settembre 2013

L'idrocolonterapia, ancora nessuna conferma scientifica

L' drocolonterapia: praticata fin dall'epoca Egizia e risorta negli ultimi anni, consiste nel lavaggio dell'intestino con acqua a bassa pressione al fine di eliminare scorie di cui l'intestno non riuscirebbe a liberarsi.
Molti anzi tantissimi ormai ne vantano i benefici ma senza dati scientifici alla mano, la rivista Focus riporta un solo studio scientifico messo a disposizione dalla Georgetown University di Washington che raccomanda la massima cautela nel sottoporsi alla pratica:
1. perchè accade spesso di affidarsi a persone non preparate e non competenti che potrebbero esporvi a rischi come la contaminazione da batteri fecali o perforazioni intestinali;
2. perchè lo studio rivela la possibilità seppur rara di effetti collaterali anche gravi come l'insufficienza renale o la setticemia;
3. nessuna organizzazione scientifica riconosce tale pratica e di conseguenza non c'è sorveglianza sulla metodica.
Non sono contro nè a favore di tale pratica, non prenderò una decisione in merito fino a quando la scienza (con più di un solo studio) non nè accerterà benefici e rischi, sicuramente non la consiglio ai miei pazienti per semplice principio di precauzione, ma se proprio volete sottoporvi siate certi di affidarvi a medici competenti che utilizzino macchinari con marchio CE e che si mettano in atto le dovute pratiche di sterilizzazione.


La discussione tra la rivista Focus e la Società Italiana Idrocolonterapia.
http://www.idrocolonterapia-sict.org/Idrocolonterapia_Rivista_Focus.aspx

Lo studio http://www.jfponline.com/index.php?id=22143&tx_ttnews[tt_news]=176194

mercoledì 18 settembre 2013

L'idratazione è preziosa!

Il colpo di calore non è sintomo caratteristico della sola menopausa ma anche della disidratazione, insieme a crampi muscolari e affaticamento precoce.
L'acqua è importantissima non solo per la nostra salute cardiovascolare e cellulare ma svolge un ruolo fondamentale nel recupero del tuo peso forma! Un organismo correttamente idratato avrà infatti un metabolismo più rapido.

Per essere sicuro di aver assunto sufficienti quantità di acqua non affidarsi alla sete non basta, l'acqua infatti, avendo caratteristiche chimiche differenti dal plasma sanguigno, ha la capacità di eliminare la sete prima ancora che lo stato di idratazione sia ripristinato. Perciò dosa la tua acqua giornaliera a bottiglie da 1 litro o 1/2 litro. L'ideale quantità di acqua da assumere è di 2 litri in estate e 1,5 litri d'inverno, un'assunzione maggiore è necessaria in montagna dove con la respirazione ci si disidrata con più rapidità.
Nello sport invece le bevande consigliate sono quelle isotoniche, bevande cioè con la stessa osmolarità o caratteristiche chimiche del plasma, composte da una percentuale che va al 6 all' 8 % di carboidrati semplici, acqua ed elettroliti, per un'idratazione e un'iniezione di energia complete e immediate.

martedì 3 settembre 2013

La tua alimentazione è ecosostenibile?

Una motivazione sufficiente a sostituire la propria alimentazione con uno stile alimentare eco-sostenibile vegetariano.
Anche se sei amante della carne puoi contribuire al benessere animale e all'ambiente riducendo gradualmente i prodotti a base di carne rossa per poi passare all'eliminazione della carne bianca e se poi vorrai anche del pesce.
Le proteine che assumerai saranno comunque complete? certo, sarà sufficiente abbinare cereali e legumi per ottenere proteine qualitativamente identiche a quelle della carne animale, e poi anche le uova e i formaggi contengono proteine ad alto valore biologico.


Ecco un video interessante su come l'uomo stia manipolando la natura per garantire nei prossimi anni sulla tua tavola la carne che desideri. http://www.slowfood.it/sloweb/5a5df5edc6f7c3c768cea8af011efc1a/malessere-animale-il-caso-dei-super-bovini

giovedì 1 agosto 2013

Rischio Botulino

Il botulino rappresenta ad oggi un serio problema di sicurezza alimentare, il nome scientifico è Clostridium Botulinum, si tratta di un batterio capace di vivere in assenza di ossigeno, per questo i prodotti più coinvolti dalla contaminazione, se non cotti sono i cibi inscatolati e poi conservati, soprattutto fatti in casa (es. verdure sott'olio), secondo il Centro di controllo delle malattie americano (CDC)  il principale veicolo della tossina botulinica è rappresentato proprio da verdure in scatola e conservate, seguito dalle conserve di pesce. I prodotti caseari, le conserve di carne e il pollame costituiscono invece un veicolo minore, anche se non sono del tutto esenti da rischi (come ha dimostrato la comparsa del botulino in una partita di mascarpone italiano nel 1996).
La gravità dei sintomi dipende dalla dose di spore o tossina ingerite: annebbiamento e sdoppiamento della vista, rallentamento e difficoltà di espressione, fatica nell’ingerire, secchezza della bocca, debolezza muscolare che dalla parte superiore del corpo, spalle e braccia, passa agli arti inferiori, con paralisi successiva. Nei casi più severi, la paralisi dei muscoli coinvolti nella respirazione necessita che venga instaurata una respirazione assistita (ventilazione meccanica).

Cosa possiamo fare per garantire la salubrità di conserve fatte in casa o per evitare brutte sorprese consumando conserve industriali?

Diffidate sempre da confezioni rigonfie o che all'apertura hanno cattivo odore, se avete preparato conserve fatte in casa allora bollitele per almeno 10 minuti, le tossine del batterio sono termolabili, ovviamente da ricordare le generiche pratiche igieniche durante la preparazione delle conserve.

Gli ultimi casi http://www.ilfattoalimentare.it/pesto-botulino-decine-regioni-coinvolte-conad-esselunga-allertano-consumatori-doveroso-pubblicare-foto-prodotti-elenco-punti-vendita.html

lunedì 1 luglio 2013

Candida, vaginiti e alimentazione quotidiana

L'importanza della nutrizione della flora batterica intestinale ai fini preventivi di cistiti, vaginiti e candida.

La cura di candida ed episodi infiammatori genitali non può che passare anche dalla terapia nutrizionale, spesso infatti ci troviamo di fronte a disturbi dell'apparato genitale direttamente connessi alla perdita d'equilibrio del nostro intestino.
la candida come molti altri microrganismi sono naturalmente ospiti del nostro intestino ma la loro proliferazione è controllata dai nostri batteri intestinali, in caso di riduzione dell'attività di questi batteri benefici la candida e altri microrganismi potenzialmente patogeni possono proliferare e determinare processi infiammatori e infettivi.
La disbiosi intestinale, causata dal ridotto consumo di fibre e un consumo eccessivo di carboidrati raffinati (dallo zucchero ai biscotti e prodotti dolciari fino ai cereali raffinati come pasta e pane bianco) o dall'utilizzo di antibiotici senza integrazione di probiotici (specie batteriche benefiche anche dette fermenti) e prebiotici (fibre come l'inulina contenuta in asparagi, carciofi, aglio e cipolla), può portare infatti oltre che a più facili e ricorrenti infezioni del tratto uro-genitale anche un fastidioso quadro sintomatologico intestinale non salutare caratterizzato da:

- gonfiore e dolore addominale;
- flatulenza;
- diarrea alternata a stipsi;
- malessere generale.

La nutrizione quotidiana deve quindi comprendere quantità significative di frutta e verdura, prodotti integrali ricchi di nutrienti e fermenti lattici (ad. in yogurt o integratori in caso di terapia antibiotica).
Non dimentichiamo inoltre che la flora batterica intestinale è fonte di numerose vitamine (B12, K, Niacina o B3), sintetizzate direttamente dai batteri ospiti del nostro intestino.

giovedì 20 giugno 2013

Il ruolo della dieta nella psoriasi

Una malattia cronica e recidivante che riduce molto la qualità della vita.
Di origine multifattoriale con una componente genetica trasmissibile, spesso legata a sovrappeso o obesità.
Trattata con farmaci che riducono l'alterata risposta immunitaria a livello cutaneo e integratori di nutrienti come Zinco, Selenio, Acido Folico, omega 3 (ad uso topico) e vitamina C per attenuare e coadiuvare la terapia farmacologica.

Dal punto di vista nutrizionale ...
 la ricerca scientifica riconosce l'ottenimento di maggiore efficacia della Ciclosporina attraverso un percorso dietetico fortemente ipocalorico (800-1000 Kcal) legato alla perdita di peso, mangiare meno quindi aiuta a ridurre la sintomatologia legata alla malattia.
Altri studi riconoscono un'evidente associazione tra l'obesità e questa patologia cutanea e un miglioramento nell'astensione da fumo e alcolici.

Pubblicate a Maggio 2013 le ultime linee guida aggiornate da parte dell'Istituto Superiore di Sanità:

Linee guida aggiornate



Anlisi del sangue: VES, PCR e dieta

VES: velocità di eritrosedimentazione
Quando è alta rappresenta un indice di infiammazione la cui origine va solitamente indagata attraverso l'osservazione di altri parametri sanguigni e la storia clinica del soggetto, può infatti rappresentare una spia di allarme indicante:

- Anemia,

- Caldo,

- Endocarditi;
- Malattie renali;
- Osteomielite;
- Gravidanza;
- Febbre reumatica;
- Artrite reumatoide;
- Lupus eritematoso sistemico;
- Sifilide;
- Malattie della tiroide;
- Tubercolosi;
- Mononucleosi;
- Altre cause di infiammazione. 

L'aumento della VES quindi è un indice aspecifico di infiammazione che può essere legato a cause fisiologiche o patologiche più o meno gravi.

Al contrario una sua diminuzione può indicare ad esempio un danneggiamento epatico, insufficienza cardiaca.

Molto più utile, in caso di sospetta infiammazione il dosaggio della PCR (Proteina C-reattiva), che al contrario della VES che può rimanere normale anche durante il processo infiammatorio o rimanere alta nonostante il concludersi dello stesso, la PCR è un indice stabile e affidabile dello stato infiammatorio dell'organismo, caratteristica della fase acuta dell'infiammazione e diventa utilissima anche nel monitoraggio della comparsa delle placche ateromatose nei vasi sanguigni, perchè si pensa sia coinvolta nella formazione della placca ateromatosa stessa.
Indice affidabile di rischio di aterosclerosi e presenza di infiammazione, la PCR risulta molto più utile della VES nel campo dei processi infiammatori.
La VES resta comunque un' importante spia di allarme per moltre altre condizioni cliniche.

Ci ricolleghiamo alla perdita di peso proprio per l'importanza del tenere sotto controllo la quantità del proprio grasso corporeo e quindi nel ridurre al massimo le molecole pro-infiammatorie sintetizzate e rilasciate proprio dal tessuto adiposo.
Nel monitorare lo stato infiammatorio degli obesi o dei soggetti in sovrappeso la PCR rappresenta un indice molto importante di segnale e di prevenzione secondaria.

Hai delle curiosità sull'argomento? contattami all'indirizzo dietistapierantozzi@libero.it




Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/salute/ves.html

domenica 7 aprile 2013

Dimagrire

Iniziare una dieta vuol dire prima di tutto cambiare il proprio rapporto con il cibo, spesso solo per raggiungere un altro cambiamento che è quello corporeo.
Dietro questo, apparentemente, innocuo cambiamento però si nascondono diversi risvolti psicologici e innumerevoli falsi miti e regole del dimagrimento che allontanano dal successo lasciando solo frustrazione e delusione.
A volte avere come punto di riferimento un professionista serve ad evitare di legare il cibo a sentimenti negativi che non faranno altro che peggiorare il rapporto con l'alimentazione quotidiana e a fare luce sui veri principi del dimagrimento, molto più semplici di ciò che giornali, riviste e gossip vogliano far credere.

mercoledì 27 febbraio 2013

Dimagrire, ingrassare..te lo dice la bilancia?


Il mondo della dietologia:

il concetto ormai sorpassato è l'indice di massa corporea, che si basa sul peso riferito da una bilancia.
Così 2 persone di uguale altezza e peso avrebbero lo stesso indice di massa corporea.
L'analisi della composizione corporea rappresenta in questi casi uno strumento preziosissimo capace di distinguere, a parità di peso, un soggetto con 4 Kg di massa grassa in più e ridotta massa magra da un altro con massa grassa nella norma ma più massa magra; a parità di peso quindi due soggetti possono avere differenti quantità di massa magra e massa grassa, prendiamo ad esempio un culturista, secondo la bilancia sarebbe più che obeso per il peso della muscolatura ma all'analisi della composizione corporea risulterebbe un atleta.
Se si prendesse come unici parametri il peso e l'altezza si incorrerebbe nell'errore di stima del metabolismo e quindi del fabbisogno calorico giornaliero, mentre ancora una volta l'analisi della composizione corporea riesce a stimare con elevata precisione la massa magra dalla quale poi dipende direttamente il fabbisogno calorico di ogni individuo.
Basta quindi con il terrore della bilancia.
Il consiglio: monitora la tua circonferenza vita e quella dei fianchi, se prese nella maniera corretta ti aiutano più della bilancia a registrare eventuali aumenti o riduzioni della massa grassa che solitamente si accumula proprio su fianchi o addome.

martedì 5 febbraio 2013

Le proprietà dell'amaranto



Pseudocereale antichissimo con una composizione in nutienti tale da renderlo consigliabile per perdere massa grassa, mettere massa muscolare e nutrirsi, 100 gr di amaranto infatti contengono più del 30% del fabbisogno giornaliero di calcio e il 60 % del fabbisogno giornaliero di Ferro di una donna gravida.
A livello calorico si può paragonare alla pasta perciò le grammature non cambiano.
Un'altra preziosa caratteristica di questo "pseudocereale" (perchè la pianta di origine non è una Graminacea) è che non contiene nè nichel nè glutine e per questo spesso diventa amico di persone che oltre alla celiachia sono anche sensibili al nichel riducendosi ad assumere solo riso e prodotti derivati da questo.
Consiglio quindi di trattarlo come fosse riso o pasta e di abbinarlo a vegetali nutrienti come la zucca ad esempio e di concludere il pasto con un'arancia o spremuta d'arancia che grazie alla vitamina C rende ancora più assorbibile il ferro contenuto nell'amaranto!

sabato 2 febbraio 2013

Piccoli cambiamenti spesso fanno la differenza

I seguenti cambiamenti del quotidiano stile alimentare si rivelano spesso molto efficaci nel determinare il dimagrimento:

- l'eliminazione dello zucchero e la sostituzione dello stesso con un dolcificante naturale;
- la riduzione della porzione solita di pane e pasta (senza eliminarli);
- la sostituzione del pane con la pasta al dente (la sera si consiglia generalmente una porzione di massimo 40-50 gr);
- l'introduzione di pasta integrale;
- l'introduzione di una piccola porzione di carne magra o affettato magro a pranzo e l'incremento della porzione di proteine serale;
- il conteggio dell'olio (mai scendere al di sotto di 4 cucchiaini giornalieri);
- no alcool no bevande zuccherate;
- l' incremento del 10 % dell'attività fisica giornaliera (es. fare le scale invece di prendere l'ascensore).

Si tratta di un dimagrimento in soggetti sani che non presentano ostacoli ormonali e quadri patologici o psicologici che possano interferire o essere danneggiati dal dimagrimento. Ricorda di chiedere parere al tuo medico prima di iniziare un percorso dietetico, soprattutto se lontano dalle tue solite abitudini alimentari o molto restrittivo.

venerdì 1 febbraio 2013

Dieta e gastrite

La gastrite, un problema che arriva ad interessare un individuo su due oltre i 50 anni e l'Italia resta uno dei paesi più colpiti.
Un'alimentazione corretta può aiutare molto nella prevenzione primaria e nell'alleviare la sintomatologie che spesso comprende: dolore addominale, nausea e vomito, perdita di peso e inappetenza, indigestione.

Le parole d'ordine sono:
- Fibre (possono ridurre il rischio "gastrite" del 45%);
- Vitamina A (può ridurre il rischio "gastrite" fino al 54%);
- Tè verde (grazie alle catechine, il rischio sembrerebbe ridursi del 40-50%);
- No alcool;
Evitare il caffè o assumere probiotici, restano ancora raccomandazioni non confermate e tuttora in fase di valutazione.

www.tcolincampbell.org (l'Autore del più grande studio su malattie e nutrizione chiamato "The China Study")

giovedì 31 gennaio 2013

Alimentazione e influenza


I giorni della merla e il picco influenzale
Ecco i consigli dell'American of Nutrition and Dietetics per potenziare al massimo il tuo sistema immunitario:

- Prenditi un momento di relax, lo stress abbassa le tue difese immunitarie;
- Mantieniti attivo e mangia correttamente.

Ma quali sono i nutrienti che dovresti assumere per garantire la massima efficacia delle tue difese immunitarie?

La vitamina B6 in cereali integrali, legumi, pollo e maiale;
La vitamina C negli agrumi e in peperoni, broccoli, rucola, cime di rapa...
La vitamina E nella frutta secca;
Le proteine di pollo, legumi, pesci magri e maiale;
Il selenio e lo zinco nelle carni e frutti di mare.

Infine per dolcificare usa il miele, mucolitico, protettore delle vie respiratorie e stimolante del sistema immunitario.
Se hai la febbre assumi pasti piccoli e frequenti per garantire un corretto apporto energetico, bevi molta acqua; i pasti dovranno essere facilmente digeribili, condisci quindi con olio a crudo e assumi pasti poco elaborati, consigliato infine il brodo di pollo, antiinfiammatorio e valido sostenitore dei tuoi globuli bianchi!

mercoledì 30 gennaio 2013

Le interviste

Quali sono le impressioni di chi ha provato il programma di dimagrimento "su misura"? Ecco l'intervista a Tiziana.


Grazie alla sua costanza e l'amore per se stessa Tiziana è riuscita a godere delle libertà del programma senza trascurare le preziose regole della sua nuova giornata alimentare, 
guadagnando mese dopo mese risultati importanti.  

giovedì 24 gennaio 2013

Vitamina D per le tue ossa


Le raccomandazioni mondiali di assunzione di Vitamina D:
- l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia un apporto di 5 microgrammi al giorno dai 0 ai 50 anni, 10 microgrammi oltre dai 51 ai 65 anni e 15 microgrammi per gli over 65;
- Lo United States Institute of Medicine (IOM) raccomanda un'assunzione giornaliera maggiore, 15 microgrammi dai 0 ai 70 anni e 20 microgrammi nei soggetti over 70.

Le raccomandazioni OMS risalgono al 2004 mentre sono più recenti  quelle dell' IOM (2010) nate dalle ultime ricerche scientifiche in campo nutrizionale.
La vitamina D viene giudicata sempre più importante per il mantenimento a lungo termine della nostra salute e si discute sempre più sull'arricchimento di alimenti come il pane per migliorarne l'assunzione soprattutto per quelle categorie di persone che non possono o non vogliono esporsi adeguatamente alla luce solare, magari per problematiche patologiche come il cancro della pelle.
Per questo l'alimentazione quotidiana diventa sempre più protagonista e la principale responsabile della nostra salute ossea, possiamo infatti raggiungere il fabbisogno giornaliero raccomandato dall' IOM ad esempio con :

- 200 gr di sgombro crudo (16,4 microgrammi);
- 220 gr di salmone crudo (15,62 microgrammi);
- 220 gr di salmone grigliato + un uovo (13 + 5 microgrammi);
- 2 uova + 50 gr di tonno (10 + 8 microgrammi).

L'olio di fegato di merluzzo ne contiene 21 microgrammi ogni 10 gr, ma questo prezioso tipo di olio non viene spesso utilizzato.
Ecco perciò la top five delle fonti ittiche più ricche di vitamina D:

- Aringa (19 microgrammi ogni 100 gr)
- Tonno (16 microgrammi ogni 100 gr)
- Latterini/alici, acciughe (11 microgrammi ogni 100 gr)
- Trota (10 microgrammi ogni 100 gr)
- Salmone (6-7 microgrammi ogni 100 gr)

Senza contare che molti prodotti sugli scaffali del supermercato sono arricchiti di vitamina D, soprattutto cereali per la prima colazione e latticini, come anche i prodotti a base di soia per vegetariani e vegani.

lunedì 7 gennaio 2013

Dimagrire dopo le feste


Se le feste ti hanno regalato dei chili o del gonfiore in più, ti basterà seguire queste poche e semplici regole per recuperare la forma fisica, sentirti più leggero, migliorare la digestione e recuperare una regolare funzionalità intestinale:

-      - comincia assumendo della frutta a colazione;
-      - a pranzo una zuppa di legumi senza cereali abbinata ad una spremuta;
-      - a cena un secondo magro con verdure crude o cotte a scelta;
-      - sostituisci lo zucchero con mezzo cucchiaino di miele o dolcificante naturale a base di Stevia;
       - bevi 2 litri di acqua al giorno.

Gli alimenti più depurativi? Eccone alcuni...assumine almeno 2 al giorno.
-          
      - succo di limone;
      - aglio, cipolla, scalogno;
      - cavoli e asparagi;
      - porri;
      - ananas, arancia, kiwi;
      - melograno ;
      - sedano e cetriolo;
      - zenzero, curry, erba cipollina;
      - tè verde.

Attraverso un’alimentazione ipocalorica e soprattutto l’assunzione di alimenti antiossidanti, riduttori del colesterolo, regolatori della funzione intestinale e drenanti vedrai i risultati che cerchi in pochi giorni.
Questo tipo di alimentazione è adatta al recupero del benessere dopo eventi che inducono ad un’alimentazione sregolata e abbondante e per questo da limitare al massimo alla settimana successiva le festività.
Un buon dimagrimento dalla tua dietista online.